Frammentazione e insicurezza: un binomio mortale

Francesco, 42 anni, delegato Electrolux, alla prima manifestazione nazionale: “La Cgil può fare di più”

Francesco Bere, 42 anni, alla prima esperienza sindacale, è stato da poco stato eletto come componente RSU presso la Silca di Vittorio Veneto, e al congresso è stato eletto nell’assemblea generale Fiom di Treviso per l’area “Le Radici del Sindacato”.

Prima ancora che il funzionario sindacale, che in fabbrica si vede assai di rado, ha conosciuto il compagno Augustin Breda di Skatenati Electrolux sui social: lo ha incontrato, e parlando con lui ha maturato la coscienza sindacale e di classe che già aveva in lui. Ciò a riprova di quanto ci sia ancora da fare e da seminare, prima di spargere fiumi di inchiostro in documenti congressuali o di mettere in piedi “conferenze di organizzazione”, per una Cgil vicina veramente e ovunque al mondo del lavoro. Progetto Lavoro ha così raccolto le impressioni di chi, per la prima volta, ha partecipato ad una manifestazione nazionale. Una testimonianza pura e fresca, dal punto di partenza in cui è iniziata l’esperienza di militanza sindacale di ognuno di noi.

Come ti è sembrata la manifestazione?

Ho fatto dodici ore di pullman, ma ne è valsa la pena. Temevo non riuscisse bene dal punto di vista della partecipazione; invece ho avuto l’impatto con i grandi numeri e mi è sembrata bene organizzata.

Potrebbe fare di più la Cgil?

Sì. Innanzitutto, vorrei una Cgil più presente nel mondo delle scuole, perché gli studenti non sanno bene a cosa vanno incontro, non sanno cos’è un contratto, non hanno la percezione del rischio e non ricevono alcuna informazione di base sulla sicurezza. Il lavoro di un sindacato dovrebbe iniziare tra gli studenti, prima ancora che sui luoghi di lavoro.

Tu sei anche RLS, ed uno dei temi principali della manifestazione è l’igiene e la sicurezza. Qual è la tua opinione in materia?

Ho la fortuna di lavorare in un’azienda cosiddetta virtuosa, magari non tutto è perfetto, ma le segnalazioni e i problemi vengono prontamente risolti. Ma non è così ovunque, purtroppo, come dimostrano le stragi e gli stillicidi di infortuni mortali. La realtà del mondo del lavoro è profondamente frammentata.

E com’è andato lo sciopero dell’11 aprile?

Purtroppo, da noi gli scioperi generali non vanno benissimo. L’estensione ad otto ore è stata decisa all’ultimo momento (in seguito alla recentissima strage nella centrale Enel, ndr). Noi, ad esempio, non abbiamo fatto un’assemblea informativa. Eccessive frammentazioni, informazioni non ottimali… molti scioperi sono organizzati a livello di categoria, magari sullo stesso argomento. Per diversi anni noi non abbiamo mai fatto nemmeno tutte le ore di assemblea previste dal contratto. I dirigenti sindacali esterni in sei anni li ho visti due volte, uno lo scorso autunno per gli scioperi generali e l’ultima volta per la presentazione della piattaforma del contratto metalmeccanico, in aprile.

Davide Vasconi

Pubblicato il 25 Aprile 2024