25 Aprile, appello “per la democrazia e la Costituzione”
Non sarà un 25 aprile come tutti gli altri. I meno giovani ricordano ancora il 25 aprile del 1994: un milione di persone in piazza, a Milano, sotto la pioggia, immagini riproposte nel film di Nanni Moretti “Aprile”. Di sicuro a far scendere in piazza tanta gente era stato l’arrivo al governo del partito di Fini, nato da una costola del Msi, di cui Fratelli d’Italia ora a Palazzo Chigi continua ad alimentare la fiamma del logo. Ma allora tra i manifestanti c’era anche Umberto Bossi, allora capo indiscusso della Lega, e in moltissimi di quel partito avevano partigiani in famiglia.
Nel 2009, di nuovo al governo, Berlusconi voleva trasformarlo in generica festa della libertà (allora era a capo del Partito delle Libertà) ma partecipò per la prima e unica volta alle celebrazioni ufficiali all’Altare della Patria per poi recarsi in Abruzzo a Onna, distrutta dal terremoto, e indossare il fazzoletto tricolore della Brigata Maiella, accettando addirittura di derubricare la proposta avanza dal suo schieramento di parificare i saloini ai partigiani. Perché aveva capito quanto tenessero a quella data simbolo gli italiani. Che quella ricorrenza avevano dovuto difenderla da sempre. Già perché, per esempio, nel primo decennale della Liberazione, il ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Ermini, aveva ordinato che nelle scuole venisse festeggiata la nascita di Guglielmo Marconi, non la vittoria della Resistenza.
E oggi con la presidente del Consiglio che proprio non riesce a pronunciarla la parola antifascismo, e soprattutto dopo le uscite sulle Fosse Ardeatine rincarate dalla seconda carica dello Stato non è remota la preoccupazione per il prossimo appuntamento. Quest’anno inoltre ricorrono due anniversari, l’80° dell’inizio della Resistenza e il 75° dall’entrata in vigore della Costituzione e rovinare quella festa sarebbe tradire tutti coloro che hanno pagato con la vita il prezzo della libertà dall’occupazione nazifascista. Che farà Meloni? In agenda avrebbe le celebrazioni ufficiali all’Altare della Patria con Mattarella, disertare rappresenterebbe una rottura col Capo dello Stato impensabile al momento.
“Oggi tuttavia preoccupazione per dichiarazioni, decisioni e comportamenti di alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica che, in vari casi, sono apparse divisive e del tutto inadeguate rispetto al ruolo esercitato”, questo scrive in un appello, a meno di due settimane dal 25 aprile, il Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza affinché “sia caratterizzato da una straordinaria partecipazione unitaria di donne e uomini, giovani, famiglie, popolo”. Un documento sottoscritto da altre 25 sigle che vanno dalle Acli a Cgil, Cisl e Uil, dalla Fondazione Cvl all’Istituto “Alcide Cervi”, da Emergency e Libera agli studenti, soprattutto dopo “dichiarazioni, decisioni e comportamenti di alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica che, in vari casi, sono apparse divisive e del tutto inadeguate rispetto al ruolo esercitato”. Ecco il testo integrale.
Un grande 25 Aprile per la democrazia e la Costituzione
Il 25 Aprile è la data del calendario civile in cui tutti i cittadini e le cittadine ricordano la Liberazione, e quindi, la Resistenza che ha cambiato la storia d’Italia con la sconfitta del nazifascismo. Con la Costituzione repubblicana e antifascista si sancì la conquista della democrazia e di libere Istituzioni.
Il 25 Aprile, che pose fine alla tragedia della guerra, fu preceduto da un ventennio di lotte antifasciste, durante il quale decine di migliaia di italiani furono perseguitati, arrestati, confinati, deportati e uccisi perché contrari al regime di Mussolini.
Ogni anno celebriamo questo giorno e rinnoviamo l’impegno in difesa di quei valori.
Quest’anno lanciamo un appello affinché il 25 Aprile sia caratterizzato da una straordinaria partecipazione unitaria di donne e uomini, giovani, famiglie, popolo.
Esprimiamo preoccupazione per dichiarazioni, decisioni e comportamenti di alcuni rappresentanti delle istituzioni e della politica che, in vari casi, sono apparse divisive e del tutto inadeguate rispetto al ruolo esercitato.
Si impone una netta condanna del fascismo, mentre si moltiplicano episodi di violenza e di apologia del fascismo stesso di cui si rendono protagonisti gruppi che si ispirano a quella ideologia e a quelle politiche, riaffermando in questo giorno che unisce tutti gli italiani il significato più profondo della Liberazione.
Aggiungiamo l’allarme per la grave situazione economica e sociale in cui versa l’intero Paese a causa degli effetti perversi di tante crisi che si sono sovrapposte e intrecciate, e la necessità e l’urgenza, a più di un anno dall’aggressione russa all’Ucraina, di spingere il governo italiano e l’Unione Europea a dare vita a una iniziativa diplomatica per aprire uno spiraglio di trattativa che crei le condizioni di una pace giusta e duratura.
Sosteniamo lo spirito e la lettera della Costituzione, di cui ricorre il 75° anniversario dell’entrata in vigore, che disegna una Repubblica parlamentare, antifascista, una e indivisibile, dando forma alle speranze e ai sogni di futuro di quanti combatterono e diedero la vita.
Per queste ragioni pensiamo che i valori dell’antifascismo e della Resistenza, incarnati nella Costituzione, non siano mai stati così attuali come oggi: è bene che libertà e liberazione, piena democrazia ed eguaglianza sociale, lavoro, pace, solidarietà orientino le Istituzioni della Repubblica e la vita quotidiana dei cittadini.
Per questi obiettivi e su questi valori fondativi chiamiamo cittadine e cittadini, affinché il 25 Aprile di quest’anno sia una grandissima festa unitaria, pacifica, antifascista e popolare a sostegno della democrazia e a difesa della Costituzione della Repubblica.
Il Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza: Anpi, Aicvas, Aned, Anei, Anfim, Anpc, Anppia, Anrp, Fiap, Fivl. Sottoscritto anche da Acli, Archivio Audiovisivo Movimento Operaio e Democratico, Arci, Articolo 21, associazione per il Rinnovamento della Sinistra, associazione nazionale Giuristi Democratici, associazione Volere la Luna Odv, Cdc-Coordinamento Democrazia Costituzionale, Cgil, Cisl, Comitati Democrazia Internazionale, Comitati Dossetti per la Costituzione, Coordinamento Antifascista Torino, Emergency, Fondazione CVL, Gruppo Abele, Iriad-Istituto Ricerche Internazionali Archivio Disarmo, Istituto “Alcide Cervi”, Legambiente, Libera, Rete degli Studenti Medi, Ripd-Rete Italiana Pace e Disarmo, Salviamo la Costituzione, Uil, Unione degli Universitari
Pubblicato il 24 Aprile 2023