Per un movimento di lotta all’altezza delle sfide
Le tre manifestazioni che Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato a Maggio hanno dato un risultato importante. Innanzitutto, per la ritrovata convergenza sindacale su una piattaforma di rivendicazioni, in secondo luogo per una risposta significativa in termini di partecipazione.
Per onestà, occorre dire che la sensazione di un autentico ribaltamento della disaffezione accumulatasi in ampi strati del mondo del lavoro non si è registrata in maniera diffusa.
Tuttavia, su alcune questioni – il rinnovo dei Contratti del pubblico impiego, il contrasto alla Autonomia differenziata, la nuova stagione di assunzioni nella Sanità – la consapevolezza nel paese è oramai abbastanza elevata.
Per queste ragioni, così come abbiamo avuto modo di segnalare con i tanti militanti dell’Area “Le Radici del Sindacato” nei lunghi cortei di Maggio, occorrerebbe intensificare la mobilitazione e dirigere la qualità dell’unitarietà sindacale su queste problematiche, per contrastare le politiche del Governo Meloni.
Si tratta quindi di stare al merito esatto delle situazioni denunciate e di procedere sempre gradualmente, ma senza indugio ulteriore, allo scopo di aumentare il consenso intorno alle nostre piattaforme, per poi procedere ad una giornata di sciopero generale senza più alcuna remora.
Tutti crediamo che una risposta dei sindacati uniti potrebbe avere maggiore risultanza, anche sul piano politico. E però, se si dovessero registrare ulteriori titubanze da parte di qualche segreteria nazionale – il corpo dei militanti sembra oramai convinto a tutto tondo – non dovremmo rischiare di arrestare né la carica già presente nelle ultime manifestazioni, né le aspettative, anche recenti, che abbiamo contribuito a fare maturare.
Procediamo con giudizio, ma diamo la spallata finale per un vero movimento di lotta che sia all’altezza delle sfide.
Adriano Sgrò
Assemblea nazionale Cgil
Pubblicato il 30 Maggio 2023