Scioperi e mobilitazioni: rendiamo il conflitto permanente
Le pensioni sono state attaccate nuovamente dal Governo Meloni e la condizione di milioni di lavoratrici peggiorerà rapidamente.
E mentre gli indici di povertà continuano a consegnarci una fotografia del paese drammatica, i livelli di disuguaglianza non accennano a diminuire.
Nel contempo la sanità e la scuola – avvolte da indifferenza e insipienza da parte dell’esecutivo – nei prossimi mesi, senza nuovi interventi che ripristinino un finanziamento di quantità accettabile, finiranno in mano ai privati, che lucrano su salute e formazione.
Sul piano internazionale i conflitti vengono considerati quali strumenti di misurazione delle relazioni e di riequilibrio finanziario tra potenze. E assistiamo sgomenti alla distruzione di un popolo, quello palestinese, da parte del governo israeliano che si sta macchiando di crimini di guerra e contro l’umanità.
Per cercare dunque di raggiungere gli obiettivi delle nostre piattaforme, occorre proseguire con la mobilitazione e rendere permanente il conflitto contro questo Governo, senza alcun cedimento.
Dobbiamo puntare a fare aumentare la consapevolezza generale del paese su queste drammatiche evenienze e proseguire con grande determinazione con l’impegno sindacale.
Occorre aprirsi ai movimenti ed alle forme di lotta organizzate nel paese, cercando alleanze in tutto ciò che intende contrastare questi processi dannosi per l’ambiente e la società.
Farlo non sarà facile; non tentare però sarebbe folle.
Adriano Sgrò
Assemblea generale CGIL
Pubblicato il 16 Dicembre 2023