Qualità dei servizi e lavoro dignitoso: il binomio non è negoziabile
Il Comune di Milano è al centro di una vertenza che coinvolge le principali organizzazioni sindacali
Il Comune di Milano è dall’inizio di questa estate nuovamente al centro di una vertenza sindacale che coinvolge le principali organizzazioni dei lavoratori. Le richieste si concentrano su due punti fondamentali: l’aumento delle assunzioni e il riconoscimento del diritto al pasto attraverso l’erogazione dei ticket restaurant.
I sindacati chiedono più posti di lavoro per evitare un ulteriore aumento dei carichi di lavoro per il personale attualmente in servizio e per scongiurare il rischio di privatizzazioni. L’aumento delle assunzioni è visto come una misura indispensabile per mantenere la qualità dei servizi offerti ai cittadini e per garantire condizioni di lavoro dignitose ai dipendenti comunali.
Inoltre, il riconoscimento del diritto al pasto attraverso l’erogazione dei ticket restaurant è una questione di equità. Attualmente, il Comune di Milano è l’unico ente pubblico che non riconosce questo diritto ai propri dipendenti, creando una disparità rispetto ad altre amministrazioni pubbliche. I sindacati ritengono che sia giunto il momento di colmare questa lacuna e di garantire ai lavoratori milanesi lo stesso trattamento dei loro colleghi in altre città.
La vertenza ha anche una dimensione nazionale, in quanto si inserisce nel più ampio contesto del rinnovo del contratto collettivo nazionale del pubblico impiego. I salari sono fermi ormai da quasi tre anni, aggravando ulteriormente la situazione economica dei lavoratori. Questo stallo contrattuale rappresenta un ulteriore motivo di insoddisfazione e mobilitazione.
Nel mese di luglio, le organizzazioni sindacali avevano accettato una mediazione proposta dall’amministrazione comunale e avevano revocato lo sciopero programmato. Tuttavia, questa soluzione temporanea non ha portato ai risultati sperati. Con l’assestamento di bilancio, sono state riconosciute soltanto una parte delle risorse necessarie per le assunzioni, e queste non saranno sufficienti a coprire i posti di lavoro persi negli ultimi anni.
Sul fronte del ticket restaurant, la situazione è ancora più critica. Non sono state allocate risorse per soddisfare questa richiesta, lasciando i dipendenti comunali senza un diritto che è ormai standard in altre amministrazioni.
La gestione delle risorse da parte della Giunta Sala è oggetto di critiche da parte dei sindacati. Viene contestato il fatto che il Comune di Milano destina risorse a vari soggetti esterni, quali i costruttori edilizi attraverso oneri di urbanizzazione bassi, i commercianti con un’imposta bassissima per l’occupazione del suolo pubblico, e gli albergatori con una tassa di soggiorno ancora bassa anche per responsabilità di una legge nazionale. Secondo i sindacati, queste politiche favoriscono determinati interessi a discapito dei lavoratori comunali e della qualità dei servizi pubblici.
Di fronte a questa situazione, i delegati e le delegate RSU hanno deciso di riaprire il fronte di lotta a settembre. La mancanza di risorse adeguate per le assunzioni e il mancato riconoscimento dei ticket restaurant rischiano di portare a una riduzione dei servizi offerti ai cittadini e a una mancanza di tutele per i lavoratori comunali.
Nei prossimi giorni si riapriranno i tavoli e verranno quindi verificate le condizioni per chiudere definitivamente lo stato di agitazione o se invece proseguire con forme di protesta più visibili.
I sindacati sono chiamati a continuare la battaglia per ottenere condizioni di lavoro migliori e per garantire la qualità dei servizi pubblici. E si spera che non vi siano tentennamenti e incertezze che già nel passato hanno danneggiato chi lavora in Comune.
La mobilitazione dei lavoratori sarà fondamentale per mantenere alta l’attenzione su queste problematiche e per spingere l’amministrazione comunale a trovare soluzioni adeguate.
La vertenza sindacale in corso al Comune di Milano rappresenta una questione cruciale per il futuro dei servizi pubblici e per le condizioni di lavoro dei dipendenti comunali. L’aumento delle assunzioni e il riconoscimento del diritto al pasto attraverso i ticket restaurant sono richieste legittime che meritano di essere ascoltate.
La riapertura della lotta a settembre rappresenta un momento decisivo per la difesa dei diritti dei lavoratori e per la tutela dei servizi pubblici nella città di Milano.
Adriano Sgrò
Pubblicato il 12 Settembre 2024