Autonomia differenziata: no a leggi-pasticcio
E’ entrato nel vivo il confronto sul tema dell’Autonomia differenziata, da un lato grazie alla raccolta di 500mila firme per arrivare al referendum contro la legge “Calderoli” e dall’altro per effetto delle due proposte di legge presentate a livello regionale (per iniziativa di alcuni consiglieri Pd e M5S), rispettivamente per abrogare interamente o parzialmente la legge medesima.
A tale proposito, nel corso dell’Assemblea generale del 23-25 luglio, l’Area de ‘Le Radici del Sindacato’ ha manifestato la sua netta contrarietà alla proposta di legge sull’abrogazione parziale (ovvero soltanto su alcune materie) della legge. Immaginata come possibile “paracadute” rispetto agli effetti più nefasti di quell’inaccettabile provvedimento, in realtà aprirebbe la strada a rischi gravissimi. Da qui la necessità di richiedere alle forze politiche che aderiscono alla “Via Maestra” – ossia al Comitato promotore del referendum – di ritirare immediatamente la proposta di legge di abrogazione parziale della ‘Calderoli’, “che darebbe luogo ad un pasticcio, tra l’altro incomprensibile agli occhi dei cittadini e delle cittadine, ovvero di tutti coloro che hanno appoggiato con forza il referendum”. Da segnalare infine il successo strepitoso della raccolta-firme: nei soli primi giorni è stato già superato l’obiettivo con le firme online. Motivo in più per ritirare il ‘quesito parziale’…
Pubblicato il 6 Agosto 2024