Gli ideali e i valori di una lotta. Vincente
E’ stato reintegrato, dopo il suo licenziamento, Francesco Loria, rappresentante sindacale di lungo corso nonché compagno dell’Area ‘Le Radici del Sindacato’ CGIL a Palermo
Il mio licenziamento è stato ritirato e sono stato reintegrato con effetto immediato.
Non si tratta di un semplice armistizio o di una vittoria nel senso tradizionale del termine. È qualcosa di più profondo, che va oltre il significato comune.
Si vincono le partite di calcio, le partite a carte e, purtroppo, anche le guerre. Ma nel mio caso, si tratta dell’affermazione di un’idea e di una lotta non violenta per riconoscerne il valore. Questa vittoria è più significativa perché non si basa sulla sconfitta di un avversario, ma sull’affermazione di valori e ideali che trascendono il conflitto. È una vittoria che deve portare a un cambiamento positivo e duraturo, influenzando le persone e le società in modo costruttivo in un mondo spesso distruttivo. Deve scuotere le coscienze in un mondo del lavoro sempre più frammentato, dove i costi competitivi si scaricano sui lavoratori e dove la sicurezza viene sacrificata per il profitto.
Dedico questa lotta non violenta e il suo meraviglioso epilogo a tutte le lavoratrici e i lavoratori come un dono prezioso, un monito a dire “NO” e a mantenere la schiena dritta di fronte all’arroganza e alla negazione di un lavoro dignitoso.
Come siamo arrivati così velocemente a questo risultato eccezionale? Semplice, non ero solo. Al mio fianco ho avuto sempre la mia Organizzazione Sindacale e tutti i Lavoratori del Collettivo “100 passi nella Logistica”. Inizio i miei ringraziamenti proprio da loro. Un infinito grazie alla mia CGIL e alla mia Categoria, la FILT CGIL. Grazie al Segretario Nazionale Stefano Malorgio, al mio Segretario Regionale Alessandro Grasso e al mio Segretario Provinciale Fabio Lo Monaco. Grazie ai Segretari delle Camere del Lavoro Regionali e Provinciali Alfio Mannino e Mario Ridulfo. Un affettuoso grazie a tutte le Segretarie e i Segretari delle 12 Categorie della CGIL per aver seguito la mia vicenda personale e avermi sostenuto anche con la loro presenza al presidio di protesta. Grazie a tutte le Compagne e i Compagni che mi hanno inondato di telefonate e visite, manifestando una solidarietà profonda. Grazie a chi ha portato avanti con determinazione i tavoli di trattativa per il mio reintegro e non posso dimenticare l’impegno e l’affetto dei Compagni Dario Fazzese e Domenico Seminara, che hanno condotto la mediazione con estrema professionalità. Grazie a tutti i miei Compagni di Lavoro che, con indiscutibile impegno, hanno svolto un ruolo importante affinché io fossi reintegrato, trasformandosi in una leva di forza nei luoghi di lavoro. È un grande motivo d’orgoglio per me. Tengo anche a sottolineare la presenza del Compagno Giuseppe Ferrito che, nonostante fosse gravemente infortunato dopo un incidente al femore, ha presieduto l’intera giornata di presidio al mio fianco in segno di solidarietà. Grazie! Tutto il mio affetto e riconoscenza va alla meravigliosa area programmatica della CGIL “Le radici del sindacato”. Grazie Eliana Como per il tuo sostegno e grazie dal profondo del mio cuore a tutte le Compagne e i Compagni che hanno fatto di tutto affinché questo reintegro diventasse realtà. Tra tutti, cito due Compagni, due pilastri per me: Adriano Sgrò e Saverio Cipriano. A te, caro Adriano, che sei stato capace di sostenermi anche a distanza, grazie! A te, caro Saverio, fratello e instancabile combattente, un immenso grazie per esserti speso in tutti i modi per proteggermi e sostenermi personalmente e politicamente. Ringrazio con tutto il cuore, inoltre, chi in tutta questa vicenda è stato curatore e risolutore dell’intricata vertenza: Pietro Vizzini, il Legale per la CGIL che con indiscutibile professionalità ha trattato il mio caso.
I miei ringraziamenti continueranno a dilungarsi, tanta è stata la dimostrazione di solidarietà e affetto che il minimo che possa fare è scrivere di tutti loro come in un infinito oceano. Grazie alle diverse forze politiche del mio territorio, che hanno sentito il dovere di starmi vicino esprimendo solidarietà e sostegno. Grazie ai Sindaci di Capaci, Carini e Terrasini e a tutte le loro comunità, che si sono unite in un unico coro di solidarietà e sostegno. Grazie al Sindaco Pietro Puccio, sempre presente e vicino alle esigenze e difficoltà dei lavoratori Newcoop. Grazie al Sindaco di Carini Gioví Monteleone per essersi precipitato al presidio di protesta come mediatore, fornendo sostegno ai lavoratori. Grazie al Sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci per la sua cortese visita personale, fornendo piena solidarietà, sostegno e disponibilità nel risolvere la spinosa vicenda. Un immenso grazie va a tutta la Comunità Partinicese che si è stretta a me e alla mia famiglia in un grande abbraccio solidale. Grazie alle forze politiche della mia Partinico intervenute a sostegno morale e non solo. Peccato non poter dire lo stesso del primo cittadino e della sua intera compagine politica che amministra questo paese. Il mio rammarico per la silente posizione assunta davanti a un caso così grave, in cui un lavoratore, sindacalista, figlio di Partinico perde il suo posto di lavoro per aver difeso altri lavoratori, molti dei quali Partinicesi, non è un dispiacere, ma una marcata constatazione dell’animo divisivo che la costituisce.
Ringrazio di cuore tutte le associazioni che hanno manifestato solidarietà nei miei confronti e, tra queste, tengo a ringraziare in maniera particolare Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. Giovanni, Luisa Impastato e Evelin Costa, il vostro impegno è stato per me una guida, per i lavoratori Newcoop un faro. La storia di Peppino e il vostro impegno sono per noi lavoratori Newcoop una luce in un cammino incerto e, per tutti i lavoratori impiegati nella logistica, un motivo di ricerca del riscatto fuori dalle logiche di sottomissione. Siete il coraggio di far sentire la voce, siete e sarete sempre un punto di riferimento di una lotta che deve uscire dal cono d’ombra della paura. Quelle idee continueranno a solcare la nostra Terra, la nostra Casa.
Infine, e spero di non dimenticare nessuno di coloro che mi sono stati accanto, sorreggendomi in questa tempesta, voglio ringraziare la mia famiglia. A loro va il mio totale amore incondizionato, la mia totale riconoscenza. A mia moglie, che mi è stata vicino nelle notti insonni dandomi coraggio, che è riuscita non solo a farmi da spalla, ma a sorreggermi quando sembrava cedere tutto. Ai miei figli, che guardandomi negli occhi mi incoraggiavano ad andare avanti, che mi chiedevano di non rinunciare a questa idea.
Forse non è stato un caso, ed io voglio convincermi di questo: durante la definizione dell’atto di conciliazione, ricorreva il 118mo anno dalla nascita della CGIL. Buon compleanno CGIL!
Francesco Loria
Rsa Filt-Cgil Newcoop Carini (Pa)
Pubblicato il 9 Ottobre 2024